Come fare per essere iVirty
L’articolo, prodotto, manufatto che intende essere riconosciuto come iVirty deve rispettare il disciplinare ed essere sottoposto a test di biodegradabilità in condizioni di compostaggio e quindi essere conforme ai limiti indicati nel disciplinare stesso per quanto riguarda la biodegradabilità, la disintegrabilità e la fitotossicità.
Per questo motivo l’articolo deve essere progettato e realizzato tenendo conto dei test che devono essere superati, quindi con assenza, o limitata, presenza di metalli, con pelli e cuoio biodegradabili sempre in condizioni di compostaggio (a questo scopo si veda https://biodegradableleather.it/ ) con gomme e materiali plastici biodegradabili per loro natura, con collanti o trattamenti superficiali che non inficino il superamento dei test.
Per essere iVirty è necessario fare domanda a ARCHA SRL che si occuperà dell’intero ciclo di esame, dai test di laboratorio al rilascio del marchio da apporre sull’articolo.
LA PROCEDURA PER LA CERTIFICAZIONE IVIRTY
Il disciplinare da rispettare per poter apporre il marchio iVirty si basa sui test di biodegradabilità, disintegrabilità e fitotossicità previsti dalle norme UNI EN 13432:2002, UNI EN ISO 14855-1:2013, ISO 16929:2021, OECD 208:2006 opportunamente adattate in alcune fasi e nelle valutazioni per un intero articolo composto a sua volta da più elementi.
Proprio come esistono norme o protocolli per valutare la biodegradabilità di un singolo componente (in particolare materiali plastici, collanti . . .) il disciplinare iVirty stabilisce un protocollo da rispettare per poter dichiarare l’intero articolo, composto da più componenti, come biodegradabile in condizioni di compostaggio.
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